Dopo un periodo favorevole, corrispondente ai primi mesi del 2023, da giugno di quest’anno, l’aumento dell’Inflazione sta facendo registrare in parallelo anche la crescita del pessimismo tra gli italiani che si dichiarano fortemente preoccupati per la propria condizione economica. In realtà, la condizione economica non è solo una preoccupazione del popolo del Bel Paese ma dell’intero pianeta che si sente “più povero” e in situazione di difficoltà. In Italia almeno il 30% della popolazione teme l’aumento dei prezzi e il 29% teme la povertà, il 28% ha paura del cambiamento climatico. Ma se si va a fare un’analisi delle ansie degli italiani, la percentuale più elevata riguarda il lavoro. Il 38% teme di non trovare lavoro o di restare senza un’occupazione.
Ma quali sono i comportamenti in conseguenza di tali convinzioni?
Non si rinuncia ma si arriva a compromessi. In sostanza, cambiano le abitudini d’acquisto ciò significa che si va in cerca di promozioni come principale strada percorribile per mantenere inalterate le proprie scelte di consumo. Il consumatore fa scorta di prodotti, cerca offerte online prima di fare una scelta mettendo in campo una vera e propria strategia di acquisto. Per ogni categoria di prodotto, gli italiani mettono in atto srategie specifiche e differenti.
In questo contesto cambia anche l’atteggiamento dei consumatori, più sospettoso. Si fa sempre più largo, in sostanza, il pensiero che l’aumento dei prezzi non sia conseguenza naturale delle condizioni economiche e sociali ma che gli aumenti dei prezzi siano frutto di speculazione.
Nonostante tutto, in base agli studi e analisi fatte, gli italiani sono ottimisti. Pur temendo ancora un incremento dei prezzi di alcuni prodotti, in particolare le utenze e i carburanti, sono convinti che prima o poi si avrà una stabilizzazione dei prezzi che consentirà di poter gestire meglio le proprie entrate e soprattutto le proprie spese.

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Campania con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022

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