I prezzi sugli scaffali restano gli stessi ma di fatto la merce costa ai consumatori di più. Come mai? Si chiama “shrinkflation”, è un inganno legale utilizzato strategicamente dalle aziende per camuffare l’aumento dell’inflazione. In italiano il termine tecnico è sgrammatura. L’azienda di fatto mantiene invariato il prezzo della confezione ma ne riduce il contenuto, contando sul fatto che i consumatori sono spesso poco attenti e non controllano il peso che in ogni caso dev’essere riportato sulla confezione. Il fenomeno è nato qualche anno fa nei Paesi Anglosassoni quando, piano piano le confezioni di vari prodotti sono state riporzionate o semplicemente “rimpicciolite”. Già nel 2017, gli economisti dell’Office for National Statistics, l’Istituto di statistica britannico lanciarono l’allarme su migliaia di prodotti che, nel corso dei precedenti anni, erano stati interessati da una piccola ma significativa riduzione di peso o di dimensioni, nonostante il prezzo fosse rimasto invariato. Un analogo fenomeno è avvenuto anche in Italia dove, in cinque anni, 7.306 prodotti di 11 categorie merceologiche sono stati interessati dalla shrinkflation. Si va dalla pasta al dentifricio, passando per i fazzoletti, la carta igienica, le bustine del tè, le barrette di cioccolato, i detersivi e tanto altro. C’è un modo di difendersi da che a tutti gli effetti è una strategia subdola? Diremmo di no ma in verità c’è un modo ed è l’attenzione ai dettagli. Visto che è più facile per le aziende decurtare il contenuto da scatole e cartoni piuttosto che aumentare il prezzo, allora dobbiamo capire che è necessaria maggiore attenzione altrimenti ci porteremo a casa un carrello più leggero anche se abbiamo pagato la stessa cifra. Al momento dal legislatore non è arrivata alcuna indicazione, per questo U.di.con ribadisce che il consumatore può tutelarsi mettendo in pratica alcune semplici strategie ogni volta che si fa la spesa. La prima cosa da fare è sempre quella di controllare in modo scrupoloso le confezioni, imparare a leggere le etichette e il peso indicato, mettere a confronto i marchi differenti di uguale prodotto. La capacità di leggere le etichette è il principale modo per non cadere in tranelli e trucchetti.
Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Campania con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022

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