Il caso di una influencer con milioni di follower in realtà non reale ma frutto dell’intelligenza artificiale o la voce di Michael Jackson perfettamente riprodotta in un video recente, la decisione dell’attrice keira knightley di chiedere addirittura il copyright sulla sua immagine in modo che nessuno possa utilizzarla se non lei stessa, hanno scosso l’attenzione dell’opinione pubblica sulle conseguenze della diffusione dei “prodotti” dell’IA, l’intelligenza artificiale. Ma cos’è?
In sostanza, gli algoritmi di apprendimento sono in grado di elaborare una serie di dati con una precisione e una velocità superiori alle capacità umane creando testi, voci, immagini e quanto altro con una definizione vicina alla perfezione. Ciò ha posto un quesito sulla sicurezza. In realtà, i rischi sono davvero tanti soprattutto quando l’IA ha la possibilità di “prendere iniziativa” senza la supervisione umana. E ciò sta accadendo sempre più spesso. Sono già registrati di utilizzo di sistemi di IA per esempio nell’assegnazione di incarichi lavorativi o addirittura per cure mediche o nella stesura di sentenze giudiziarie. Considerando che l’IA si basa su dati elaborati da esseri umani, in caso di dati discriminatori o distorsivi, avremo un risultato rapido e veloce ma che conterrà gli stessi elementi negativi. Sono stati riscontrati ad esempio, in alcuni algoritmi, evidenti segnali discriminatori e razzisti che hanno segnato le attività degli uffici risorse umane di alcune aziende che hanno finito per privilegiare le assunzioni (o le promozioni) maschili rispetto a quelle femminili. U.Di.Con ritiene che sia fondamentale comprendere l’importanza e la necessità di proteggere i consumatori quando interagiscono con questi sistemi, i consumatori dovrebbero essere adeguatamente informati sul loro funzionamento, per poter prendere decisioni consapevoli sul loro utilizzo. Sono necessarie misure supplementari per garantire una tutela certa dei diritti dei consumatori che potrebbero ad esempio incappare in pratiche commerciali sleali o servizi commerciali di intelligenza artificiale poco trasparenti

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Reguone Campania con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022

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