Non c’è italiano che non si lamenti di essere letteralmente “stalkerizzato” da un call center. Esiste la legge che vieta di contattare gli utenti iscritti nel Registro Pubblico delle Opposizioni, molto spesso gli utenti finali hanno un atteggiamento poco amichevole e riaggancino… eppure le chiamate moleste non accennano a diminuire. Perché? Innanzitutto, questo dimostra che il settore dei contratti telefonici prospera e produce lauti guadagni. Nessuna crisi. Ci sono ancora molti italiano che cadono nelle strategie di vendita non sempre lecite. Vengono segnalati ad esempio, venditori che simulano inesistenti disservizi tecnici alla rete locale o che inducono utenti poco esperti a credere che la loro utenza sarà disattivata se non sottoscriveranno un nuovo contratto.Secondo la relazione annuale dell’Arera del 2023, per quanto riguarda il settore dell’energia elettrica, ci sono 8 milioni di switch all’anno, ossia “migrazioni” della propria utenza da un fornitore all’altro. Solo nel 2022, quasi il 18% dei clienti domestici ha mutato fornitore dell’energia almeno una volta nel corso dell’anno seguendo il “consiglio” di un venditore telefonico. I numeri parlano chiaro. Sono 5 milioni gli italiani che ogni anno comprano energia al telefono. Situazione simile anche per il settore gas. In sostanza, al di là delle lamentele, alla fine possiamo affermare che i settori della telefonia, assicurazione ed energia girano prevalentemente tramite i contratti telefonici. Si tratta di un mercato da numeri da capogiro che farebbero gola a chiunque, anche a costo di prendersi qualche rispostaccia al telefono o, nel peggiore dei casi, una denuncia o una segnalazione all’Antitrust. Parliamo, del resto, di oltre 1 miliardo di euro che i call center si spartiscono. Attenzione però, perchè il sistema spesso si autoalimenta carpendo le informazioni dei clienti dagli stessi intermediari. Ovvero, gli operatori sanno le notizie basic su cui “lavorare ai fianchi”. Ed ecco che subito ti richiamano per spingerti a passare con un altro gestore. Non a caso, recentemente è finita sotto accusa la società Acquirente Unico S.p.a., che ha in gestione il Sistema Informativo Integrato una mega banca dati che raggruppa i dati di tutte le forniture di gas e luce contrattualizzate in Italia. Un pozzo senza fonda da cui, molti call center riuscirebbero ad attingere le informazioni utili per le loro attività di telemarketing selvaggio evidentemente fuori legge. Secondo un esposto presentato alle autorità competenti, è altamente probabile che tali dati possano essere oggetto di condivisione illecita e utilizzati da operatori senza scrupoli, per telefonate spesso moleste con offerte ingannevoli o tecniche commerciali aggressive.

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Campania con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022

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