La Banca Centrale ha comunicato alcuni giorni fa la decisione di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. La motivazione risiede nel fatto che l’inflazione è diminuita ma resta comunque elevata ancora per un periodo prolungato. E di conseguenza il Consiglio direttivo intende assicurare un ritorno, in tempi rapidi e ragionevoli, dell’inflazione al 2%.
Ciò significa, in sostanza che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4%, 4,25% e 3,50% con effetto già dal 21 giugno. Secondo i tecnici della BCE, queste modifiche assicureranno che i tassi di riferimento siano poi fissati a livelli sufficientemente restrittivi tanto da poter consentire un ritorno dell’inflazione alla percentuale desiderata del 2%.
Una decisione che però per i consumatori è una pessima notizia. Considerando tutti gli elementi acquisiti, l’importo e la durata media di un mutuo e appunto il rialzo dei tassi di riferimento europei, per chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile, in soldoni, significa una stangata di circa 240 euro in un anno.
Facendo qualche semplice calcolo, considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile tra i 125mila e 150mila euro, per una durata di 25 anni, la rata mensile aumenterà di circa 25 euro.

Intanto arrivano i dati relativi ai prestiti richiesti dai cittadini campani tra gennaio e maggio 2023.

A livello regionale i campani hanno cercato di ottenere, in media, 10.137 euro, guardando alle richieste a livello provinciale emerge che l’area dove è stato richiesto l’importo medio più alto è quella di Avellino (11.189 euro), seguita da Caserta (10.573 euro), Salerno (10.293 euro) e Benevento (10.149 euro). Chiude la graduatoria Napoli (9.882 euro). Guardando al profilo dei richiedenti campani emerge che chi ha presentato domanda di finanziamento, in media ha 41 anni, dato in lieve calo rispetto allo scorso anno; gli under 35, invece, rappresentano il 36% dei richiedenti. L’esigenza di liquidità è la prima motivazione per la quale si chiede un prestito (34%); seguono le richieste di prestito personale per l’acquisto di auto usate (15%) e quelle per la ristrutturazione della casa (15%).


Realizzato nell’ambito del Programma “Sportelli per i Consumatori in Regione Campania” della Regione Campania con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico ai sensi del DM 10.08.2020

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