Da anni, anche in regione Campania, si parla di massiccia presenza di turisti. Se da un lato, non si può che essere felici del gradimento verso la nostra terra; dall’altro non possiamo nascondere degli evidenti rischi provocati dal fenomeno che va sotto al nome dell’overtourism. Napoli e la costiera Sorrentina-Amalfitana in particolare, stanno vivendo, da almeno cinque anni un “sold out”, gratificante dal punto di vista dell’immagine ma un pò meno se lo valutiamo sotto altri aspetti.
Quali sono i rischi da overtourism?
In primis quello ambientale.
La presenza di una massiccia “onda” di persone non residenti può portare ad un degrado ambientale. Aumento di rifiuti, inquinamento dell’aria e dell’acqua sono i primi problemi da affrontare. Ma non solo.
E’ chiaro che più persone sono presenti su un territorio, maggiormente si verificherà un consumo di risorse con lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali. Più turisti ci sono, maggiormente è alto il pericolo di erosione del suolo, deterioramento di paesaggi naturali e monumenti, e una drastica riduzione della biodiversità.
L’aspetto naturale non è il solo danno sotto i riflettori. Ci sono evidenti rischi anche dal punto di vista sociale ed economico. Il primo è il sovraffollamento dei mezzi pubblici
con lunghe code per l’accesso alle strutture pubbliche, alle stazioni, alla metro o semplicemente per poter bere un caffè. Non tutti pensano agli aumenti del
costo della vita che la presenza di turisti comporta nelle aree di tendenza.
E non solo l’aumento dei beni di prima necessità, ma anche semplicemente per l’affitto di una casa per residenti. Sempre che restino a disposizione
case da affittare ai residenti. E’ cosa nota, ad esempio, che in molti centri storici, anche in Campania, le case siano state trasformate in strutture ricettive e
quindi tolte dal mercato immobiliare locale spingendo i residenti a spostare la propria attenzione verso zone più periferiche.
Ciò significa che, in molti casi, i centri storici sono diventati delle “vetrine artificiali” a totale beneficio dei visitatori perdendo la propria identità culturale.
Il rischio concreto non tocca solo il territorio e i suoi residenti ma potrebbe, col tempo, mettere in pericolo la stessa esperienza turistica.

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